Maria Enrica Parolini
Psicologa

Via Poloni,17 Verona 3476623344

L’ansia nell’autismo è molto comune, secondo alcuni studi tra il 40% e l’80% dei bambini e degli adolescenti autistici soffre di ansia.

e può manifestarsi in vari modi, influenzando significativamente la qualità della vita. L’interazione tra autismo e ansia è complessa e può avere radici profonde nella natura neurobiologica dell’ASD, nelle difficoltà di comunicazione e nelle sensibilità sensoriali. 

Comprendere come l’ansia si manifesta nell’autismo, le sue cause sottostanti e i modi migliori per affrontarla è cruciale per fornire un supporto efficace a chi vive con questa doppia sfida.

 

Ci L’ansia è una risposta naturale allo stress o a una situazione percepita come minacciosa. Tuttavia, l’ansia nell’autismo può essere più intensa e cronica rispetto alla popolazione generale. Mentre l’ansia è una parte normale della vita, quando diventa eccessiva o sproporzionata rispetto alle situazioni, può causare disagio significativo e limitare il funzionamento quotidiano. Inoltre nelle persone autistiche le difficoltà che un disturbo d’ansia comporta vengono amplificate dai sintomi propri dell’autismo.

Le persone con autismo possono sperimentare diversi tipi di disturbi d’ansia, tra cui:

1. Ansia generalizzata: Si manifesta ne 15% dei soggetti autistici. Consiste in uno stato di preoccupazione costante e diffusa su vari aspetti della vita, come il futuro, la scuola, il lavoro o le relazioni sociali.

2. Ansia sociale: Molto diffusa nelle persone autistiche (16 %) Questo tipo di ansia si verifica quando la persona si sente insicura o minacciata nelle interazioni sociali. Nelle persone con ASD, può essere particolarmente accentuata a causa delle difficoltà di comunicazione e di interpretazione delle norme sociali.

3. Disturbo ossessivo-compulsivo (OCD): Sebbene l’OCD sia considerato un disturbo separato, i comportamenti ripetitivi e rituali che possono alleviare l’ansia sono comuni anche nell’autismo. Le persone con autismo possono sviluppare ossessioni su certe routine o regole, e il timore di violarle può generare ansia.

4. Fobie specifiche: E’ la forma d’ansia più frequente nell’autismo (30%). Le persone autistiche possono sviluppare paure intense e sproporzionate verso oggetti, situazioni o luoghi particolari, come animali, rumori forti o ambienti caotici.

Inoltre i disturbi d’ansia possono provocare irritabilità, disturbi del sonno, disattenzione compromettendo ulteriormente il funzionamento cognitivo e sociale delle persone autistiche (Kerns e Kendal, 2012).

 

 

Cause dell’ansia nell’autismo

Le cause dell’ansia nelle persone con autismo sono multifattoriali e coinvolgono un’interazione complessa tra fattori biologici, psicologici e ambientali. Alcuni dei principali fattori sono:

1. Differenze neurologiche

L’ansia nell’autismo potrebbe avere una base neurobiologica. Le persone con autismo mostrano spesso una risposta amplificata a stimoli esterni, in particolare quelli sensoriali. Il cervello delle persone con ASD può elaborare le informazioni in modo diverso, risultando in una sovra-stimolazione o iperattività nelle aree legate alla paura e all’ansia, come l’amigdala. Questo può rendere difficile per le persone con autismo regolare le proprie emozioni in situazioni che percepiscono come minacciose.

2. Ipersensibilità sensoriali

Molti individui con autismo hanno sensibilità sensoriali accentuate, il che significa che possono reagire in modo eccessivo a suoni, luci, odori, gusti o sensazioni tattili che le altre persone trovano innocue. Essere costantemente esposti a stimoli che causano disagio può generare ansia e portare a comportamenti di evitamento. Per esempio, una persona con autismo potrebbe evitare luoghi affollati o rumorosi perché non è in grado di tollerare il sovraccarico sensoriale.

3. Difficoltà sociali

L’interazione sociale è una delle aree in cui l’autismo si manifesta più chiaramente. Le difficoltà a comprendere le norme sociali, interpretare le emozioni degli altri e comunicare in modo efficace possono generare un’ansia sociale significativa. Le relazioni sociali sono abbastanza caotiche e mutevoli e ciò può creare uno stato di ansia, aumentato dalle pressioni sociali. Le persone con autismo possono sentirsi disorientate durante le interazioni sociali, il che le porta a evitare situazioni sociali, isolandosi e, in alcuni casi, sviluppando ansia anticipatoria nei confronti di questi incontri. Incontrare persone nuove, partecipare a una conversazione o a un’attività di gruppo possono provocare un alto livello di ansia nei bambini e degli adulti autistici.

4. Routine e prevedibilità e bisogno di controllo

Le persone con autismo si sentono più sicure e a proprio agio quando seguono routine rigide e prevedibili. Quando queste routine vengono interrotte, devono essere modificate o accade qualcosa di imprevisto, l’ansia può aumentare drasticamente. Le transizioni, i cambiamenti improvvisi e le nuove esperienze possono essere fonti di forte stress. Ogni cambiamento nella routine quotidiana e nell’ambiente può provocare ansia. Quando il senso di controllo viene meno si instaurano sintomi d’ansia nei soggetti autistici.

5. Comunicazione limitata

La difficoltà a esprimere sentimenti e bisogni può contribuire all’ansia nelle persone con autismo. Se non riescono a far capire agli altri ciò che li preoccupa o infastidisce, l’ansia può accumularsi e manifestarsi attraverso crisi di rabbia, comportamenti autolesionisti o isolamento.

6. Eventi di vita stressanti come il bullismo o la difficoltà di accesso ai servizi favoriscono l’insorgenza di ansia nei soggetti autistici.

Sintomi e manifestazioni dell'ansia nell'autismo

Individuare i sintomi di ansia nell’autismo non è semplice poichè a volte i sintomi si sovrappongono con quelli dell’autismo stesso.

L’ansia in persone autistiche può manifestarsi in modi diversi rispetto alla popolazione neurotipica. Oltre ai sintomi classici di ansia, come la preoccupazione e l’irrequietezza, nelle persone con ASD possono comparire segni unici, tra cui:

1. Comportamenti ripetitivi o stereotipati

L’ansia può intensificare i comportamenti ripetitivi o le stereotipie, come dondolare, battere le mani o camminare avanti e indietro. Questi comportamenti possono fungere da meccanismi di autoregolazione emotiva e per ridurre l’ansia, lo stress e creare una sensazione di controllo.

2. Evitamento delle situazioni:

Le persone con autismo e ansia possono evitare o addirittura fuggire da situazioni che percepiscono come minacciose o sovra-stimolanti. Questo può includere evitare eventi sociali, luoghi pubblici o qualsiasi situazione nuova e imprevedibile.

3. Crisi comportamentali:

L’incapacità di gestire l’ansia può portare a crisi comportamentali, spesso definiti come “meltdown”. Durante questi episodi, la persona può diventare estremamente irritabile, gridare, colpire o manifestare comportamenti di fuga.

4. Sintomi fisici

Come nella popolazione neurotipica, l’ansia può anche manifestarsi attraverso sintomi fisici, come palpitazioni, sudorazione, dolore al petto, sudorazione, mal di stomaco, tensione muscolare o difficoltà a dormire.

Gestione e trattamento dell'ansia nell'autismo

Affrontare l’ansia nelle persone con autismo richiede un approccio integrato, che tenga conto delle particolari sfide sensoriali, comportamentali e comunicative dell’individuo. Esistono diverse strategie terapeutiche e interventi che possono aiutare a ridurre l’ansia e migliorare il benessere generale.

  • 1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): La CBT è una forma di terapia che si è dimostrata efficace nel trattamento dell’ansia nelle persone con autismo.
  • L’intervento cognitivo aiuta a riconoscere i pensieri negativi o distorti che alimentano l’ansia e a sostituirli con pensieri più realistici e positivi. Viene spesso adattata per le persone con ASD attraverso l’uso di immagini visive o storie sociali, che aiutano a spiegare concetti astratti in modo concreto.
  • L’esposizione graduale è una tecnica molto usata per l’ansia e le fobie. Consiste nel definire una gerarchia di eventi che creano paura ed esporre il soggetto ad essi in modo graduale da quelli a più bassa intensità a quelli con più alta intensità emotiva. Questo metodo deve essere però adottato con prudenza soprattutto con persone autistiche che faticano a comunicare le proprie emozioni.
  • Il rinforzo differenziale di comportamenti incompatibili (DRI) va usato soprattutto quando la persona utilizza dei modi disfunzionali per ridurre l’ansia, come comportamenti auto o etero-aggressivi.Esso consiste nella diminuire i comportamenti problema, rinforzando comportamenti funzionali incompatibili con il comportamento problema.

 

2. Tecniche di rilassamento e mindfulness

Le tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e la meditazione mindfulness, possono aiutare a ridurre i livelli di ansia nelle persone con autismo. 

3. Farmaci

In alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci per aiutare a gestire l’ansia nelle persone con autismo, se l’ansia è grave. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o gli ansiolitici possono essere prescritti per ridurre i sintomi d’ansia. Tuttavia, l’uso di farmaci deve essere attentamente monitorato a causa della possibilità di effetti collaterali e della variabilità delle risposte.

4. Supporto educativo e familiare

È importante che le famiglie e gli insegnanti siano coinvolti nel sostegno alle persone con autismo e ansia. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *