L’adolescenza è una fase complessa per tutti i ragazzi, ma per i giovani con autismo può rappresentare un periodo particolarmente difficile. I cambiamenti fisici, emotivi e sociali possono amplificare le difficoltà caratteristiche del disturbo dello spettro autistico.
In questo articolo esploreremo i principali problemi che gli adolescenti con autismo affrontano e forniremo alcune strategie per aiutarli ad affrontare questa fase di transizione
Sviluppo e cambiamenti in adolescenza
L’adolescenza è un periodo di cambiamento e trasformazione, il corpo cresce e cambia per lo sviluppo ormonale.
L’inizio della pubertà comporta modifiche corporee che possono suscitare confusione o disagio negli adolescenti autistici. Per alcune persone con autismo, la consapevolezza del proprio corpo e l’adattamento a questi cambiamenti fisici possono risultare difficili e ciò può essere accentuato dalla difficoltà a comunicare o a gestire sensazioni fisiche o emozioni complesse.
Per i ragazzi autistici questi cambiamenti possono essere sentiti come improvvisi e destabilizzanti.
Alcuni adolescenti autistici sono particolarmente sensibili ai cambiamenti corporei, come la crescita dei peli, la variazione della voce nei maschi o la comparsa delle mestruazioni nelle ragazze. Questo può causare un forte disagio, specialmente in contesti sociali dove la gestione di queste trasformazioni può essere fonte di imbarazzo.
Alcuni adolescenti con autismo possono manifestare comportamenti di evitamento o diventare eccessivamente sensibili ai cambiamenti nel loro corpo, mentre altri potrebbero sviluppare difficoltà con l’autocura, come l’igiene personale.
Gli adolescenti nello spettro faticano a comprendere appieno cosa che sta accadendo al loro corpo. Per questo è necessario che venga loro spiegato in modo chiaro e concreto.
E’ fondamentale che venga fornita un’educazione sessuale adatta, con un linguaggio semplice, diretto e supporti visivi.
Anche insegnare l’igiene personale, come l’uso di deodoranti, la rasatura e la gestione delle mestruazioni dovrebbe essere insegnata attraverso istruzioni pratiche.
In questo periodo è molto importante anche spiegare il concetto di privacy, spiegando quali comportamenti sono appropriati in pubblico e in privato oltre alla distanza da mantenere a seconda del livello di confidenza.
I genitori o gli educatori dovrebbero affrontare questi temi con i figli, aiutando i ragazzi a sentirsi meno confusi o spaventati.
Accanto ai cambiamenti fisici in questo periodo vi sono anche importanti cambiamenti cognitivi: l’adolescenza è il momento in cui le persone iniziano a sviluppare capacità di pensiero più complesso, astratto e riflessivo. Per molti adolescenti autistici queste trasformazioni possono risultare più lente o difficili da raggiungere. Alcuni adolescenti potrebbero avere un’intelligenza sopra la media o essere particolarmente dotati in aree specifiche come la matematica o la musica. Altri, invece, potrebbero avere difficoltà più marcate in ambiti cognitivi legati all’astrazione, al pensiero flessibile o alla comprensione di concetti non concreti.
Le difficoltà sociali negli adolescenti autistici
Comunicazione e comprensione sociale
Gli adolescenti con autismo spesso fanno molta fatica nella comprensione delle norme sociali e dei segnali emotivi degli altri. Ad esempio, comprendere le sfumature delle conversazioni (come i doppi sensi, il linguaggio corporeo o le espressioni facciali) può essere complesso. La difficoltà di comprendere e reagire adeguatamente a questi segnali può portare a fraintendimenti, conflitti o a un senso di esclusione sociale. Gli adolescenti autistici potrebbero anche faticare ad avere iniziative sociali, come avviare o mantenere conversazioni spontanee, che sono invece una parte fondamentale dello sviluppo sociale nell’adolescenza.
Adattamento ai gruppi di pari
L’adolescenza è un periodo in cui si formano legami più complessi e duraturi con i coetanei e le dinamiche di gruppo diventano sempre più influenti. Gli adolescenti con autismo spesso trovano difficile integrarsi in questi gruppi o sviluppare amicizie strette, anche se sono in grado di entrare in interazioni superficiali. Stringere amicizie autentiche può essere complicato, soprattutto se i coetanei non sono educati a comprendere le differenze neurodivergenti.
A causa della difficoltà a comprendere le dinamiche del gruppo o a rispondere correttamente ai segnali sociali, gli adolescenti autistici potrebbero essere facilmente emarginati o vittime di bullismo.
Solitudine e isolamento
L’incapacità di interagire efficacemente con i pari e il conseguente isolamento possono portare a sentimenti di solitudine, frustrazione, inadeguatezza e a un potenziale aumento di problematiche psicologiche, come la depressione e l’ansia.
E’ importante intervenire precocemente per affrontare questi aspetti, affinché gli adolescenti autistici possano sviluppare relazioni sane e significative durante questa fase della vita.
Strategie di Supporto
L’educazione alle abilità sociali, attraverso interventi mirati come le “storie sociali” o i gruppi di supporto, può aiutare a migliorare le capacità di interazione. I gruppi di sostegno tra pari, supervisionati da un adulto, possono rappresentare un ambiente sicuro in cui sperimentare le abilità sociali e fare pratica con le interazioni in un contesto controllato.
Sfide scolastiche
Durante la scuola superiore, le richieste accademiche aumentano: organizzare il proprio lavoro, rispettare scadenze e gestire progetti complessi possono essere ostacoli significativi per gli adolescenti autistici. Le difficoltà nelle abilità esecutive – come pianificazione, flessibilità e memoria di lavoro – rendano la gestione del tempo e delle priorità un problema quotidiano.
Svolgere i compiti a casa inoltre è spesso fonte di grande fatica, stress e di conseguenza conflitti con i genitori. anche la frequenza a scuola spesso è problematica, sia per le difficoltà relazionali, sia per l’esposizione a un ambinte iperstimolante per molte ore, che porta a livelli di fatica e stanchezza elevati. Purtroppo è frequente l’abbandono scolastico o il ricorso all’istruzione domiciliare.
Anche se molti adolescenti con Asperger sono intellettualmente dotati, possono incontrare difficoltà in ambito scolastico, soprattutto nelle attività che richiedono lavoro di gruppo o abilità sociali. Inoltre, la rigidità mentale può rendere complesso l’adattamento a compiti creativi o aperti, che non hanno una risposta precisa.
Le differenze nell’apprendimento richiedono approcci personalizzati che non sempre vengono offerti nei contesti scolastici tradizionali.
Difficoltà nella gestione delle emozioni negli adolescenti autistici
Durante l’adolescenza, le emozioni diventano più intense, ma i ragazzi con autismo possono avere difficoltà a identificare, esprimere e regolare i propri sentimenti in modo appropriato. Le risposte emotive sono spesso esagerate o fuori contesto, il che può portare a conflitti con i pari, la famiglia e gli insegnanti.
La gestione delle emozioni è una delle sfide più comuni per i ragazzi con Asperger, che possono essere facilmente sopraffatti dalla rabbia, dalla frustrazione o dall’ansia.
Senza adeguati strumenti di supporto, queste emozioni possono manifestarsi con scoppi di rabbia o comportamenti autolesionistici.
Tecniche per la regolazione emotiva
•Riconoscere i segnali di stress: educare l’adolescente a riconoscere i segnali fisici e mentali dell’ansia.
•Allenamento sulle emozioni: aiutarli a mettere in parole i loro sentimenti attraverso attività come il diario emotivo o strumenti visivi (ad esempio, una ruota delle emozioni).
•Strategie calmanti: introdurre tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o l’uso di oggetti sensoriali.
Gli adolescenti con autismo sono a maggior rischio di sviluppare problemi di salute mentale, tra cui depressione e ansia. La pressione sociale, l’isolamento e le difficoltà nelle relazioni interpersonali possono contribuire a un aumento dell’ansia e della frustrazione.
Perciò risultano fandamentali:
•il riconoscimento dei segnali di ansia e depressione
È fondamentale che genitori, insegnanti e operatori sanitari siano in grado di riconoscere i segni di disagio emotivo, come l’irritabilità, il ritiro sociale o i cambiamenti nel comportamento. Questi possono essere indicatori di ansia o depressione, che necessitano di intervento.
•Interventi Psicologici
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio efficace per affrontare l’ansia e la depressione negli adolescenti con autismo. Questo tipo di terapia può aiutare i giovani a sviluppare strategie per affrontare le proprie emozioni e a costruire resilienza.
•Supporto Familiare
È importante che le famiglie offrano un ambiente di sostegno e comprensione. La comunicazione aperta e il sostegno emotivo aiutano gli adolescenti a esprimere i loro sentimenti e a sentirsi accettati. Gruppi di supporto per genitori possono anche essere utili, permettendo alle famiglie di condividere esperienze e strategie.
Verso l’autonomia e l’indipendenza
Un obiettivo cruciale per gli adolescenti autistici è sviluppare l’autonomia in modo graduale, preparando il terreno per una transizione più fluida all’età adulta. E’ importante bilanciare il sostegno con l’incoraggiamento verso una maggiore indipendenza.
Questo può includere imparare a gestire il proprio tempo, sviluppare competenze pratiche (come preparare pasti semplici o prendere i mezzi pubblici) e acquisire maggiore indipendenza nella gestione delle emozioni.
Anche riguardo alla gestione della casa i ragazzi autistici potrebbero essere coinvolgerli in attività quotidiane come cucinare, fare la spesa o gestire il denaro.
Molto importante è la preparazione al lavoro anche fornendo opportunità di apprendimento esperienziale in contesti lavorativi protetti o con tutoraggio.