Gli adolescenti autistici
L’adolescenza è una fase complessa per tutti i ragazzi, ma per i giovani con autismo può rappresentare un periodo particolarmente difficile. I cambiamenti fisici, emotivi
Sei genitore di un figlio autistico o hai tu stesso una diagnosi di autismo o Sindrome di Asperger?
Posso aiutarti a trasformare l’autismo in una condizione gestibile, a raggiungere importanti miglioramenti cognitivi, comunicativi e relazionali, senza lunghe liste d’attesa e senza sprecare denaro in terapie inefficaci.
Sono la dottoressa Maria Enrica Parolini, psicologa clinica con 20 anni di esperienza e mamma di una bambina autistica.
Sono specializzata in autismo e sindrome di Asperger in bambini, adolescenti e adulti. Lavoro a Verona e Online.
L’autismo non è una malattia ma un diverso modo di essere, di pensare e vivere il mondo.
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo di origine genetica e comporta:
Spesso i bambini autistici iniziano a parlare tardi e nei casi gravi hanno poi difficoltà ad articolare i suoni. Inoltre presentano una comprensione molto limitata del linguaggio non verbale e delle espressioni metaforiche, dei modi di dire e dell’ironia.
Centrali sono soprattutto le difficoltà relazionali, che spesso emergono più chiaramente nel rapporto con i pari e quindi quando iniziano a frequentare la scuola materna. Li spesso il bambini autistico non interagisce con i pari, si isola e non è interessato a conoscere gli altri. Il suo interesse non è tanto verso le persone, quanto verso oggetti (giocattoli, oggetti con movimento rotatorio come le ruote delle macchinine o la lavatrice etc…) o per parti di oggetti.
Inoltre il bambino autistico manifesta comportamenti ripetitivi e stereotipati, come dondolarsi o mettere in fila gli oggetti, interessi molto ridotti e specifici.
Anche nelle forme ad alto funzionamento o Sindrome di Asperger c’è un interesse assorbente, in cui la persona diventa esperta e molto capace.
Sono spesso molto legate alla loro routine ed è difficile inserire variazioni o novità.
Molti autistici hanno una sensibilità agli stimoli come suoni, luci, temperatura etc…molto forte o al contrario molto scarsa, come l’insensibilità al dolore. Per questo può esserci il bisogno di isolarsi in luoghi tranquilli, evitando l’iperstimolazione.
Spesso i segni dell’autismo si manifestano sin dalla prima infanzia, altre volte nell’età prescolare, altre volte, soprattutto nelle forme ad alto funzionamento, la diagnosi arriva solo in adolescenza o in età adulta.
Nei disturbi dello spettro autistico c’è una netta predominanza di maschi rispetto alle femmine con un rapporto di 1 a 4.
Per quanto riguarda la diffusione si stima che circa 1 bambino ogni 68 rientri nella diagnosi di autismo.
IL PIANETA AU
Oggi dovrebbe più parlare di autismo e di Sindrome di Asperger, ma di “spettro autistico”, perché esiste una grandissima variabilità nelle caratteristiche delle persone autistiche e diversi livelli di gravità. E’ come una continuum su una linea che va dalla “normalità” all’autismo ad alto funzionamento, fino a quadri più severi, con compromissione cognita importante, incapacità comunicativa, assenza di linguaggio e deficit marcati nelle relazioni. Anche il livello di intelligenza (QI) varia da molto basso (deficit cognitivo) a normale e talvolta anche molto superiore alla media.
Vengono identificati 3 livelli:
L’autismo può essere visto anche come un pianeta parallelo, in cui ci sono una varietà di situazioni (continenti diversi, mari , fiumi, montagne…) ognuna con caratteristiche diverse. Nessuna persona autistica è uguale all’altra, ognuno ha una sua unicità, una sua singolarità, pur avendo aspetti di funzionamento comuni.
La persona autistica può essere paragonata ad un extraterrestre che è arrivato sulla Terra e che, come un turista appartenente a una cultura molto diversa, deve essere guidato per conoscere il nostro mondo e a cui è necessario insegnare il funzionamento e le regole sociali.
Sta anche a noi andare a conoscere il pianeta Autismo, conoscerne le caratteristiche e le peculiarità, le uguaglianze e le differenze rispetto al nostro pianeta, il modo di pensare e di percepire che hanno gli abitanti i suoi abitanti, aprirci al loro modo di essere. Solo con un approccio volto alla comprensione possiamo cogliere gli aspetti di deficit, ma anche di differenza e le doti delle persone autistiche.
L’autismo non è una malattia da curare ma un modo di essere, che va compreso rispettato e accettato, non solo modificato (soprattutto se soggetti ad alto funzionamento). L’obiettivo è di migliorare la qualità della loro vita e non farli diventare “normali”
Identificato per la prima volta da Hans Asperger fino a qualche anno fa era una categoria diagnostica separata.
Oggi viene fatta rientrare nello spettro autistico ma ad alto funzionamento. Anche se il termine Sindrome di Asperger non è più presente a livello diagnostico molti psicologi e neuropsichiatri continuano ad utilizzarlo perché utile a identificare soggetti con caratteristiche assolutamente particolari. Infatti gli Asperger non hanno deficit cognitivi, hanno intelligenza media o spesso molto superiore alla media. Hanno però forti difficoltà nell’interazione sociale, spesso preferiscono stare da sole, si isolano. Altri desiderano molto avere degli amici, ma non hanno le competenze per farlo. Si approcciano in maniera poco consona, goffa e inadeguata.
Tendono inoltre ad essere poco empatiche, faticano a comprendere cosa l’altro pensi o come si senta.
Inoltre hanno interessi molto ristretti, particolari e assorbenti, come ad esempio l’astronomia, la matematica, la musica. La persona dedica tutto il tempo possibile a questo interesse, lo approfondisce sempre di più fino a diventarne un grande esperto, un “piccolo professore talvolta un “piccolo genio”.
Molto spesso le sue conversazioni sono limitate a questo interesse, senza chiedersi se all’altro possa interessare. Nel dialogo risulta spesso pedante, ha un modo di parlare singolare, con un’intonazione monotona. Fatica a rispettare i turni nella conversazione, che diventa un monologo.
Le persone Asperger hanno difficoltà ad iniziare una conversazione e anche ad interromperla.
Spesso presentano difficoltà con il linguaggio metaforico, non capiscono i modi di dire o l’ironia. Anche la comprensione della comunicazione non verbale è per loro molto complessa, come anche il riconoscimenti dell’ espressioni facciali delle emozioni.
Spesso sono molto goffi e hanno notevole impaccio motorio.
Spesso da adulti riescono ad condurre una vita relativamente normale, il 90 % ha una buona carriera scolastica e ha poi un lavoro soddisfacente. Molti famosi artisti e scienziati erano Asperger tra cui Mozart, Steve jobs, Einstein e molti altri.
L’esistenza di una persona con queste caratteristiche può essere molto difficile e frustrante, tanto che spesso sviluppano ansia, depressione, disturbi ossessivo compulsivi e disturbi del comportamento alimentare.
La sindrome di Asperger è molto più diffusa nei maschi che nelle femmine. La diffusione nel sesso femminile del resto è sottostimata, poiché hanno una grande capacità di mascherare le loro caratteristiche e di imitare le persone “normali” (masking).
Diagnosi
valutazione diagnostica attraverso l’osservazione, il colloquio e test standardizzati
tecniche cognitivo comportamentali, metodo ABA, interventi psico-educativi
supporto per genitori di ragazzi autistici, individuale o di gruppo, per renderli maggiormente competenti nella gestione del figlio con strategie specifiche
Il centro ha un approccio multidisciplinare per una presa in carico globale che risponda alle diverse esigenze della persona. Collaboro con:
Percorsi anche completamente ONLINE
per ragazzi e adulti con Sindrome di Asperger e per genitori
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